COSA SONO
Consistono in un periodo di formazione e lavoro, flessibile nelle modalità organizzative, svolto in affiancamento a un magistrato affidatario, nel corso del quale si coadiuva il magistrato nei suoi compiti e si assiste allo svolgimento dell'attività giudiziaria, partecipando alle udienze e redigendo atti giudiziari.
Il Tirocinio Formativo presso la Corte di Appello permette di esaminare procedimenti in secondo grado, con la necessità di focalizzare l'attenzione su specifiche questioni giuridiche approfondite e studiate per risolvere il caso concreto, nei limiti dell'effetto devolutivo del giudizio di appello.
Il Tirocinio Formativo presso la Corte di Appello, a differenza di quanto avviene in primo grado (Tribunale), non ha, nella normalità dei casi, attività istruttoria, motivo per cui il tempo dedicato al singolo procedimento è sostanzialmente concentrato nel lavoro di studio e approfondimento giuridico.
Il Tirocinio Formativo presso la Corte di Appello si differenzia da quello delle Procure della Repubblica, perché nel settore penale la Corte, come tutti gli Uffici Giudicanti, fatte salve rare eccezioni enucleabili nel disposto di cui all'art. 507 c.p.p. (ai sensi dell'art. 598 c.p.c.), non svolge attività di indagine, ma recepisce le prove o gli elementi di prova forniti dalle parti (accusa e difesa), secondo la logica del processo accusatorio.
Esistono, nei diversi Uffici Giudiziari, almeno due tipi di tirocinio:
Tirocinio ex art. 73 D.L. 69/2013 (convertito con legge 9 agosto 2013, n. 98), della durata di 18 mesi, che costituisce titolo per accedere al concorso in magistratura (senza necessità di frequentare la Scuola Superiore per le Professioni Legali e senza bisogno di aver prima superato l'esame da avvocato). Qualora il concorso venga superato, questo tirocinio dà anche diritto a punti aggiuntivi nella graduatoria del concorso. Inoltre il tirocinio è titolo di preferenza in graduatoria per numerosi altri concorsi pubblici ed è sostitutivo di 12 mesi di pratica legale o notarile ai fini dell'esame da avvocato e del concorso da notaio.
Tirocinio ai fini della pratica forense: della durata di 6 o 12 mesi sostitutivo di un periodo di pratica forense (Decreto 17 marzo 2016 n. 58).
CHI PUO' FARLI
Tirocinio ex art. 73 D.L. 69/2013 tipo a.
Per presentare la domanda di accesso ai periodi di formazione è necessario essere in possesso dei seguenti requisiti:
E' possibile svolgere, nello stesso periodo, il tirocinio e la pratica forense. Quest'ultima tuttavia, considerato l'impegno di presenza in ufficio, dovrà essere necessariamente in regime part-time. In ogni caso, per poter sostenere l'esame da avvocato, la legge richiede che siano svolti 6 mesi di pratica professionale effettiva (cioè presso lo studio di un avvocato). Questi 6 mesi potranno essere svolti contemporaneamente al tirocinio, sempre che la durata complessiva (tirocinio presso l'ufficio giudiziario + pratica presso uno studio) non sia inferiore a 18 mesi.
Il tirocinio è compatibile anche con la frequentazione della Scuola Superiore per le Professioni Legali (SSPL).
Tirocinio ex Decreto 17 marzo 2016 n. 58 e art. 37, commi quarto e quinto, D.L. n. 98/2011 - tipo b
Per svolgere il tirocinio ai fini della pratica forense occorre essere iscritti al registro dei praticanti avvocati e aver già svolto almeno un semestre di pratica presso uno studio legale e frequentare la scuola del COA. Il tirocinio può essere svolto presso uno degli uffici giudiziari compresi nel circondario del Tribunale ove è costituito il Consiglio dell'Ordine al quale il praticante è iscritto.
La pratica può svolgersi anche contemporaneamente al tirocinio.
Gli stagisti sono inoltre ammessi alle attività formative (corsi, incontri di studio, convegni, etc.) organizzate per i magistrati dalla Scuola Superiore della Magistratura, oltre che agli incontri di formazione specificamente organizzati per loro.
I tirocini di 18 mesi, che oggi non sono più necessari per l'accesso al concorso in magistratura, consentono una formazione “sul campo” del futuro magistrato, che deve però essere necessariamente affiancata da un adeguato studio teorico. Il d.l. 90/14 ha anche previsto che questi tirocini vengano retribuiti tramite borse di studio assegnate secondo il reddito, inoltrando debita domanda.
COME SONO ORGANIZZATI
Dopo un breve colloquio di orientamento e conoscenza con il magistrato coordinatore, i tirocinanti vengono affidati a un magistrato e inseriti nell'organizzazione della Corte di Appello.
Il tirocinante svolge le attività che gli vengono assegnate dal magistrato con cui collabora, partecipa alle udienze, effettua ricerche giurisprudenziali o dottrinali e contribuisce alla redazione di atti giudiziari.
Gli stagisti nel corso del tirocinio possono partecipare a incontri di studio e corsi di formazione.
I tirocinanti possono chiedere, soprattutto nei casi degli stage formativi di lunga durata, di effettuare una parte del tirocinio anche presso diverse Sezioni della Corte di Appello (attesa la specializzazione delle stesse per materia).
E' tendenzialmente possibile svolgere, nello stesso periodo, il tirocinio ex art. 73 e la pratica forense, purché ciò sia concordato sia con il magistrato affidatario sia con il dominus.
I tirocinanti svolgono, normalmente le seguenti attività:
COME SI FA A FARE DOMANDA
È necessario presentare domanda, utilizzando il seguente link: https://tirociniformativi.giustizia.it/tirocini-formativi/
È comunque opportuno, per avere maggiori informazioni, prendere contatto diretto con i magistrati delegati dal Presidente della Corte per seguire le pratiche dei Tirocinanti:
COLLOQUI DI VALUTAZIONE E ORIENTAMENTO
A seguito dell'invio della domanda gli aspiranti tirocinanti saranno contattati dai magistrati deputati ai Tirocini Formativi, o dalla Segreteria della Corte di Appello, al fine di concordare un colloquio conoscitivo, che si terrà presso l'ufficio.
INIZIO DEL TIROCINIO
Nel giro di pochi giorni dopo il colloquio hanno inizio i tirocini.
Ogni tirocinante sarà dotato di una postazione con computer, delle credenziali di accesso al sistema e di collegamento a internet e delle credenziali di accesso alla banca dati della Corte di Cassazione (italgiure), nonché di apposito documento per poter accedere agli Uffici della Corte di Appello.
Ulteriori chiarimenti possono essere chiesti nel corso del colloquio.